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biografia(III parte)
Eh sì, sembra che Balthus non volesse dire niente di più di ciò che lo spettatore vedeva......
Biografia (II parte)
...Dopo varie traversie, Balthus, decide di iniziare a dipingere senza avere però trovato......
biografia (I parte)
Balthasar Klossowski de Rola nacque nel 1908 in una Parigi nel pieno della sua effervescenza artisti...

Immagini

Giovane Balhus
Giovane Blathus...
Balthus e la moglie
Balthus e la moglie...

Opere significative

La Phalène
caseina e tempera su tela (caséine et tempera) cm. 162 x 130...
Les Poissons rouges
olio su tela (huile sur toile) cm. 62,5 x 55,9 ...
La Chambre
olio su tela (huile sur toile) cm. 190 x 160,5...
L'artista e la sua modella
img: 8.25 x 8.25 paper: NA x NA ...


Biografia (II parte)

Evoluzione stilistica


…Dopo varie traversie, Balthus, decide di iniziare a dipingere senza avere però trovato alcuna conferma sociale alla sua quantomeno originale forma d'arte. Il 1933 è un anno prodigo di capolavori infatti dipinge "La rue" (la strada) quadro che lo renderà famoso a Parigi dove nel frattempo era tornato a vivere, sempre nel '33 dipinge altri quadri di bellezza disarmante e inquietudine palpabile: "Alice nello specchio" rimembrando molto liberamente il capolavoro di Lewis Carroll e "La toilette de Cathy" tratto altrettanto liberamente da "Cime tempestose" romanzo di Emily Brontë, lo colpì a tal punto che decise di illustrarne svariati episodi, i colori di questo periodo sono su tonalità neutre o marce; beige, marrone, ocra, rosso di cadmio, arancione; colori caldi ma in penombra, offuscati da qualcosa di impercettibile d'acchito ma che rimandano ad atmosfere degne di Caravaggio e di De la Tour, che Balthus frequentatore imperterrito del Louvre conosceva a menadito e aveva la possibilità di consultare e assorbire, in questo senso il quadro "La partie de cartes" (La partita a carte, 1940. Madrid, Museo Thyssen Bonermisza) sembra compendiare tutto quello ho appena scritto, in più la morbosità dei riferimenti sessuali riguardo a due bambini che giocano alle carte, ad esempio con una candela spenta sopra il tavolo. La faccia maliziosa della bimba che fissa quella sfuggente del ragazzo a fronte, il quale sta barando, tenendo nascosta una carta dietro la schiena. Il tutto risaltato con giochi di luce che accentuano la tensione erotica del riferimento, trasfigurando una partita a carte in un gioco sessuale malcelato, comunque. Le carte e lo specchio, come i gatti, saranno delle costanti nella sua pittura del secondo dopoguerra, in quadri sempre più spettrali eppure caldi, dove i riferimenti non sono mai così espliciti e gli avvenimenti domestici non sono altro che evocazioni dei passaggi salienti e decisivi della vita, dal piacere alla sofferenza. Un compendio dell'umano che si manifesta in corpi impuberi che (in)volontariamente mettono in atto strategie di seduzione solo atteggiandosi ad adulte svampite e un po' pigre. Quanto fascino può avere una ragazza pigra? Cosa evoca? Trasgressione credo, ma quella autentica, non costruita ad hoc per colpire l'altrui sensibilità, troppo facile, qui viene messa in discussione solo in chi vuole penetrare con occhi di adulto normali atteggiamenti di fanciulla che altrimenti o considereremo insulsi o non degni di nota, assolutamente antiestetici e non erotici. Ma i titoli dei quadri sembrano dare una chiave di lettura che comunque, ad una attenta visione del quadro, arriva ad essere sempre più improbabile e confusionaria....

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L'ATELIER è il luogo del lavoro, e anche della fatica. Il luogo del mestiere. Nella mia attività è e...

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