Egadi

Paraguay
Sudafrica
Maldive

La vita

biografia(III parte)
Eh sì, sembra che Balthus non volesse dire niente di più di ciò che lo spettatore vedeva......
Biografia (II parte)
...Dopo varie traversie, Balthus, decide di iniziare a dipingere senza avere però trovato......
biografia (I parte)
Balthasar Klossowski de Rola nacque nel 1908 in una Parigi nel pieno della sua effervescenza artisti...

Immagini

Giovane Balhus
Giovane Blathus...
Balthus e la moglie
Balthus e la moglie...

Opere significative

La Phalène
caseina e tempera su tela (caséine et tempera) cm. 162 x 130...
Les Poissons rouges
olio su tela (huile sur toile) cm. 62,5 x 55,9 ...
La Chambre
olio su tela (huile sur toile) cm. 190 x 160,5...
L'artista e la sua modella
img: 8.25 x 8.25 paper: NA x NA ...


La famiglia Balthus

Harumi, Fiore di primavera come recita il suo nome, 23 anni, figlia di Balthus


Andando indietro nel tempo, alla sua prima infanzia, Harumi, Fiore di primavera come recita il suo nome, 23 anni, figlia di Balthus, uno dei più grandi pittori del ventesimo secolo, conserva qualche incerto ricordo della sua vita a Villa Medici a Roma. Molto prima che nascesse, suo padre, erede di Ingres, ne era diventato direttore su incarico di André Malraux e ne aveva intrapreso il restauro. Durante i lavori il conte Balthasar Klossowski de Roia (vero nome di Balthus) - eterno ragazzo e gran signore dal profilo d'aquila - amava attraversare le sale vuote sui pattini a rotelle salutando al volo gli ospiti che incontrava. Eccellente padone di casa usava ricevere con fasto i suoi amici più cari, tra i quali Fellini e Visconti, insieme con scrittori e musicisti, principi e attori, accompagnato dalla moglie Setsuko, che aveva incontrato in Giappone nel corso di una missione ufficiale. Discendente di un'antica famiglia di samurai, educata secondo l'antica tradizione e i severi princìpi dei padri gesuiti dell'Università di Tokyo, Setsuko, vestita sempre in kimono in ossequio ai desideri del marito, era perfetta negli onori di casa. Harumi, racconta sua madre, adorava i discorsi dei ministri pronunciati, in occasione delle grandi mostre, davanti a un pubblico composto da più di duemila persone. Ma ben presto era ora di andare a dormire, e allora ritrovava il suo letto, quello della stanza turca decorata da Horace Vernet, tema di un celebre quadro di Balthus, oggi al Centre Pompidou. Meta dei week end il castello di Monte Calvello, non lontano da Viterbo, una costruzione feudale del XIV secolo di cui Balthus è ancora proprietario. Quando, dopo un soggiorno incantevole in Italia durato ben sedici anni, il pittore si mise alla ricerca di un luogo dove ritirarsi, una vacanza a Gstaad gli fece scoprire il Grand Châlet di Rossinière. Scolpita sulla facciata porta la data 1754 ed è, con le sue quaranta stanze e diciassette finestre, il più grande di tutta la Svizzera. Trasformato in albergo nel secolo scorso, conserva il ricordo di Victor Hugo, che vi soggiornò quando era bon ton recarsi a contemplare le cime innevate. Per Balthus, che aveva vissuto la sua infanzia a Ginevra, dove Rilke fu suo mentore, l'acquisto di questa casa nel 1977 rappresentò un ritorno alle origini. Per Harumi fu l'occasione per imparare il francese, frequentando la scuola del villaggio in compagnia delle quattro figlie del fattore che vive lì accanto, tutte modelle nell'atelier del maestro e ammiratrici degli spettacoli di marionette che Setsuko metteva in scena per animare le lunghe serate invernali. A dieci anni Harumi venne iscritta al collegio di Rosey "una pensione privata per figli di ricchi" - racconta la ragazza - "cui non ero abituata. Fu così che divenni una perfetta zuccona". Da allora fu un succedersi di scuole, di monache scandalizzate dai disegni "erotici", di minigonne, di fughe, di ritorni e di genitori disperati. Durò non poco la ribellione adolescente di Harumi che a un certo punto si stabilì a Londra con l'obiettivo (mancato) di seguire dei corsi di teatro, poi fu la volta di Parigi dove lavorò un anno nell'ufficio stampa dello stilista John Galliano. Nella capitale francese ha incontrato Yvan de la Fressange, fotomodello e fratello della celebre Inès, con il quale vive da più di due anni. Fu lui a spingerla a ritornare al Grand Châlet dove attualmente abitano. Insieme hanno organizzato l'ultima mostra di Balthus a Roma, aperta fino al 31 gennaio prossimo all'Accademia Valentino, e stanno coltivando progetti analoghi in Francia e in Giappone. Yvan immagina il suo futuro nelle vesti di finanziere e Harumi s'avvia alla carriera di creatrice di gioielli. Con l'aiuto dell'amica Sharuvan Surseck, imparentata con il re di Thailandia e nuora dell'Aga Khan, ha esposto nello scorso novembre la sua prima collezione all'hotel Richemont di Ginevra. Harumi sulle tracce di Paloma Picasso? Per ora la figlia di Balthus ama occuparsi dei suoi animali: porta a spasso il suo fedele dalmata Fandor, monta il cavallo Adoucha, nutre i suoi cincillà e i suoi canarini ai quali è riservata una stanza della casa. È Natale e lo châlet accoglie i membri sparsi di questa famiglia che mescola Oriente e Occidente, letteratura e arte, qualche titolo nobiliare e molta fantasia. Balthus il patriarca, che a dispetto dell'età avanzata ama il presente, spettatore appassionato della televisione compresi i serial alla Dallas e, come Harumi, lettore accanito di fumetti, continua ogni giorno a varcare la porta del suo studio oltre la strada. Là dove si elabora inesauribile l'alchimia di uno dei più misteriosi geni dei nostri tempi.

go back



Pensieri e Parole

L'Italia
"Nutro per l'Italia una tenerezza originaria, fondamentale, innocente......
Il tempo
INTENDO questa idea del tempo, che bisogna saper domare e adattare, nella prospettiva di trarne un s...
L'ATELIER
L'ATELIER è il luogo del lavoro, e anche della fatica. Il luogo del mestiere. Nella mia attività è e...

Curiosità

Il nodo BALTHUS
Invenzione del pittore surrealista dei primi del Novecento da cui prende il nome, è tra i nodi ...
La famiglia Balthus
Andando indietro nel tempo, alla sua prima infanzia, Harumi, Fiore di primavera come recita il ...
Balthus ultimo mito dell'arte
Il grande pittore è morto in Svizzera... Balthus è stato l'ultimo mito del Novecento......
Balthus secondo Jean Clair ( parte II)
M.F. A parte ‘ La Chambre’ della Collezione Agnelli, lei parlava di manichini la cui ambiguità ...

 

iscriviti alla mailing list

la tua email

subscribe unsubscribe