Egadi

Paraguay
Sudafrica
Maldive

La vita

biografia(III parte)
Eh sì, sembra che Balthus non volesse dire niente di più di ciò che lo spettatore vedeva......
Biografia (II parte)
...Dopo varie traversie, Balthus, decide di iniziare a dipingere senza avere però trovato......
biografia (I parte)
Balthasar Klossowski de Rola nacque nel 1908 in una Parigi nel pieno della sua effervescenza artisti...

Immagini

Giovane Balhus
Giovane Blathus...
Balthus e la moglie
Balthus e la moglie...

Opere significative

La Phalène
caseina e tempera su tela (caséine et tempera) cm. 162 x 130...
Les Poissons rouges
olio su tela (huile sur toile) cm. 62,5 x 55,9 ...
La Chambre
olio su tela (huile sur toile) cm. 190 x 160,5...
L'artista e la sua modella
img: 8.25 x 8.25 paper: NA x NA ...


biografia(III parte)

la maturita'


…Eh sì, sembra che Balthus non volesse dire niente di più di ciò che lo spettatore vedeva, in un secolo dove la comunicazione o è spinta ed esplicita o non è, egli si prese il lusso di dire: no, dico se voglio, dico se gli altri sono in grado di intelligere. E non è poco, visto che l'artista, è morto nel marzo di quest'anno ultra mediatico. Nel 1952 - 1954, Balthus porta a termine due dei suoi quadri che io preferisco, "La Chambre" (la camera) e "Passage du Commerce-Saint-André" quadri di intensità assoluta dove l'enigma che "non si scioglierà mai" è il senso di un'inquietudine misto all'imbarazzo e al voyeurismo dello spettatore. Queste tre sensazioni mi danno la misura delle emozioni provate nella visione de "La camera" dove la ragazza nuda che giace su una poltrona ottomana è svelata dalla luce che le scolpisce le forme, luce che proviene improvvisa dalla grande finestra postale dinanzi, svelata dalla tenda quasi strappata da una nana dal volto semi coperto dal proprio braccio che comunque lascia intravedere le sopracciglia aggrottate. Che cosa è successo? Che ha svelato la nana tirando la tenda? Si tratta di orgasmo voluttuoso o di dolore in seguito ad una violenza. Il "limine" è sottile si può pensare al dolore e al piacere al medesimo istante. Un gatto dal musetto diabolico osserva immobile quella scena dinamica, il corpo formoso ma inerte della ragazza nuda si lascia illuminare. Il nerbo della nana ne indica l'energico movimento… Il "passage du Commerce-Saint-André" come ho già sottolineato fu dipinto contemporaneamente a "La chambre", qui i numerosi personaggi si incontrano senza notarsi, la sensazione è quella de "La rue", il crepuscolo di un passato recente che la guerra ha definitivamente spazzato via nel silenzio da dove comunque provenirono. Un silenzio che lascia atterriti e attoniti, come il volto di una ragazzina in primo piano che ha nella sua espressione torva il senso della fine. Ci si ritrova come uno specchio, dinanzi a vascelli fantasma umani vaganti per l'incrocio dove nessuno come ne "La rue" ha intenzione di relazionarsi all'altro, forse perché già morti in realtà, e in nome di questa fedeltà Balthus non poteva fare altrimenti, rappresentarli come esseri catatonici. Balthus si trasferisce a Roma per molti anni della sua vita ma poco prima di morire torna in Svizzera, comunque mantiene legami con l'Italia comprandosi un castello nel viterbese a Monte Calvello, di questo periodo la mostra conserva delle vedute e molti disegni da spolvero, schizzi e ritratti a matita degni di nota e forse preparatori di altri e nuovi quadri. La mostra descrive in maniera cronologica la vita di un pittore che forse non ha mai avuto rinnovamenti così eclatanti ma che pur essendo contemporaneo noi poteva benissimo non esserlo. Cosa che lo eleva sul tempo eternizzandone già l'opera. Il tempo infatti nella sua arte sembra non avere senso si vede nella sua pittura una maturità che ne descrive l'animo senza mai lanciare "messaggi". Cosa che avrebbe legato fin troppo la sua arte alla contemporaneità, cosa che rende più vetusta la frenesia di altri pittori d'avanguardia che hanno appena vent'anni di carriera e non se li fila più nessuno perché ormai stucchevoli. I quadri di Balthus hanno la possibilità di narrare a tutti in qualsiasi quadro anche adesso, la sua intelligenza è stata quella di non fermarsi alla forma delle cose, ma darne vita (o morte) e pneuma, afflato vitale creaturale. I colori forse rimandano troppo al periodo caratterizzante degli anni Trenta in cui un altro grande pittore italiano (purtroppo fascista) si distingue ed è Mario Sironi ancora troppo sottovalutato, per conto mio. La mostra è a Palazzo Grassi a Venezia ed è aperta fino al 6 gennaio 2002. Accorrete, sarà una mostra della quale si parlerà ancora per molto la consiglio a chi studia arte, e a chi studia filosofia o storia contemporanea. Ma soprattutto a chi prova delle emozioni dinanzi all'arte senza motivazioni di sorta, studio o altro alibi. Buona Visita.

go back



Pensieri e Parole

L'Italia
"Nutro per l'Italia una tenerezza originaria, fondamentale, innocente......
Il tempo
INTENDO questa idea del tempo, che bisogna saper domare e adattare, nella prospettiva di trarne un s...
L'ATELIER
L'ATELIER è il luogo del lavoro, e anche della fatica. Il luogo del mestiere. Nella mia attività è e...

Curiosità

Il nodo BALTHUS
Invenzione del pittore surrealista dei primi del Novecento da cui prende il nome, è tra i nodi ...
La famiglia Balthus
Andando indietro nel tempo, alla sua prima infanzia, Harumi, Fiore di primavera come recita il ...
Balthus ultimo mito dell'arte
Il grande pittore è morto in Svizzera... Balthus è stato l'ultimo mito del Novecento......
Balthus secondo Jean Clair ( parte II)
M.F. A parte ‘ La Chambre’ della Collezione Agnelli, lei parlava di manichini la cui ambiguità ...

 

iscriviti alla mailing list

la tua email

subscribe unsubscribe